Taranto si stringe ad imbuto verso il Ponte Girevole, il centro città incorniciato dal lungomare invita a lunghe passeggiate che stimolano la ricerca di un buon ristorante. La centralissima via De Cesare unisce la villa Peripato ed il versante del lungomare Virgilio, in prossimità di via D’Aquino siamo andati a trovare “Giando”, il ristorante di Giandomenico Spinelli. Il locale riflette lo stile sobrio ed elegante di Giandomenico, che propone in sala insieme al Sig. Michele un servizio gentile, preciso, un clima sereno che si dipana dalla simpatica brigata in cucina ai tavoli ben organizzati all’esterno, all’interno e nella saletta con la cucina a vista.
La materia prima, il pesce è di prima scelta per cui il crudo e gli antipasti sono un cavallo di battaglia inequivocabile, in cucina due cuochi di lungo corso dei ristoranti della cucina marinara Pietro Romanazzi ed Erman Marchese.
Giandomenico, sommelier dal 2003, della scuola di Salvatore Tatullo, ci propone per cominciare lo spumante brut della Cantina I Pastini, sorprendente ed adeguato al ricco crudo di mare ed alla intrigante insalata di mare calda, accompagnato dal pane home made e dalle crocchette di patate, uno start di grande soddisfazione e gusto.
I primi piatti: troccoli alla ricciola e pomodorini e le spugnole Marella al tonno e menta, esprimono la caratteristica energica e sapori intensi della cucina tipica da trattoria verace, per la quale le note degli ingredienti si avvicendano per gratificare il degustatore, piatti da buona forchetta.
In abbinamento Negroamaro rosè “Marì” di Masseria Mita. Concludiamo con l’ottimo pezzo duro alle nocciole, un gelato classico delle feste tarantine eleganti di un tempo.
Tante proposte e tante etichette, “Giando” è uno dei posti di chiara affidabilità della cucina del centro città, con il gusto e l’eleganza sobria di un locale molto accogliente, dove la tradizione marinara può dare tanto, abbinata ad una cucina d’esperienza ed un servizio in sala finalmente adeguato.
Giandomenico, un signore gentile di chiara professionalità.
Delfini incentro 🙂