Alessia Consoli dirige insieme al papà l’omonima azienda fondata dal nonno, con appena qualche ettaro di vigneti. Gli brillano gli occhi, luccicano intelligenti ed appassionati, un’imprenditrice del vino ancorata alla tradizione, ma con una catena così lunga e potente da approdare alla tecnologia più recente.
Azienda da 6.000.000 di bottiglie una ventina di etichette che attraversano lo stivale e la tecnologia vitivinicola cambiata come se fosse uno smartphone. Ritmi di lavoro continui, su tre turni a coprire h24.
Ci conosciamo al Taste, scambiamo due chiacchiere intense e dopo cinque minuti, smorza gli occhiali da sole, mi inebetisce con lo sguardo e ci invita al “Consoli Wine day”, dove riceverà la delegazione Cinese da Pechino. Olevano Romano, aspettaci, arriviamo!
Sbandieratori, sindaco e convegno, c’è tutta l’eleganza e la lungimiranza della famiglia Consoli. Alessia esordisce “siamo una piccola azienda che già esporta, ma quanto è grande il mondo, diventeremo grandi”
Il mix di concretezza di provincia, in un’area dove cultura e turismo si esprimono bene da sempre, luoghi storici, palazzi e pittori, le terme di Fiuggi, l’azienda vinicola Consoli ed ancor di più Alessia convince, un’esplosione di ottime idee, con alle spalle la solida simpatia di papà.
La degustazione nel borgo medioevale, conferma le attese, Grand Cuveè Spumante brut la bollicina è presente, “Saucha” Chardonnay e Souvignon blanc, ottimo naso e gusto elegante, “Alma Mater” Cesanese di Olevano doc vino di buonissima caratura, “Le Borgate” Cabernet Souvignon Igt Lazio di buona eleganza ed equilibrio, Amarone della Valpolicella di buona struttura e complessità. Queste solo alcune etichette che insieme alle altre in abbinamento alla cena di gala propongono già un’ampia scelta di qualità.
La serata con la cena di gala, fra regali e scambi di gentilezze, termina con la commozione ed i fuochi di artificio per l’annuncio convinto che di questa azienda e di Alessia si sentirà molto parlare, in Cina già la aspettano, ma Lei è già in partenza per l’europa, per illuminare con i suoi occhi i mercati enologici internazionali.
Delfini Consolati 🙂