Si è svolto nel Palazzo Comunale di Villa Castelli (BR), per opera dell’AIS Puglia, da un’idea del Delegato di Brindisi Rocco Caliandro, il primo festival pugliese dell’olio. Un dato su tutti, la Puglia produce circa il 60% dell’olio nazionale, insieme al vino e la bellezza del territorio, rappresentano la cifra di una regione gettonatissima.
Un convegno affollato, lungo 3 ore con tanti ospiti che hanno fornito il proprio contributo di marketing, di visione e realtà amministrativa, formativa e culturale. La sala ha seguito con partecipazione questi lavori, cosa non comune. Probabilmente l’annata difficile per il comparto olivicolo e la lotta dura alla xilella, hanno spronato la partecipazione. Infatti abbiamo ascoltato “tante notizie”, una chiara visione sul marketing e del vuoto promozionale del comparto agricolo pugliese, espresso da Luigi Caricato, peraltro confermato dal Sen. Dario Stefano che rincara la dose sui ritardi, affermando che l’assioma “l’olio mio e di mio nonno è il più buono”, probabilmente vero, non basta più! La presa d’atto della confusione iniziale, universitaria e governativa sulla gestione del problema xilella, suggerisce oggi forse l’unica soluzione forse possibile, il reimpianto delle aree vocate.
Gli amministratori regionali, annunciano milioni di euro di interventi per parare il colpo, attenuare il danno e ripartire alla conquista delle market share perdute, ma questa è un’altra nostra virtù ombelicale che forse non potrà più agevolarci nella competizione pragmatica e veloce dei mercati internazionali dai quali non ci si può sottrarre.
Convegno, strutturato ed intenso, se volessimo utilizzare una etimologia ammiccante e tecnica, tanto da rimanere con l’aspettativa di quanto si poteva ancora dire. La serata si conclude con l’immancabile, gradito terzo tempo di degustazione di olii ed etichette di vini e qualche piatto della tradizione.
Delfini oliaroli 🙂