Vinitaly 2017 – Verona

Giornate calde e primaverili accolgono questo Vinitaly all’insegna dell’incremento degli ospiti internazionali, l’area fiera risulta molto ben protetta ed organizzata già dal perimetro più ampio e le prenotazioni alberghiere sono ai massimi. L’incremento del ticket ha di sicuro selezionato la frequentazione, la pulizia e la fruibilità delle aree esterne ha migliorato l’impatto logistico ed estetico, restano da regolare ancora poche cose per ottimizzare la sicurezza dei partecipanti.

L’ingresso è rapido, ci catapultiamo per la foto di rito allo splendido bouchet di fiori emblema della fiera e siamo pronti per il giro dei numeri convegni, tasting e appuntamenti. Tanti Vip presenti, ma a noi piace ritrarre lo straordinario Mauro Corona scrittore e naturista di rara sensibilità, al quale per la foto gli chiediamo il suo volto migliore, ovvero la sua espressione più strana, la sua unicità.

Il mercato del vino tira, in quantità e volumi, la tecnologia e l’esperienza con le risorse necessarie per fare qualità ci sono, in fondo il vino buono si fa dalla terra, dall’humus con le tripleA, con biologio, con il biodinamico, con il territorio, con l’uva e tanta onestà disponibile per produrre profitti etici e sostenibili.

In effetti, molte cantine ed aziende agricole, si stanno sempre meno lentamente trasformando in aziende produttrici, con marketing ed un approccio molto moderno, credo però che vada sempre ricordato il valore del vino, nella sua antichità, tradizione, attenzione e passione.

Quindi, il Vinitaly da incontro di degustazione e momento di conoscenza, diventa frenetico, impulso d’incontro per collocare la preziosa mercanzia, la tecnologia e la velocità ha come tutto, meriti e prezzi connessi.

Giovani e anziani appassionati come Luciano Lunelli e G/M/S/F, il Sangue di Giuda di Vanzini,  il Franciacorta di Marzaghe, il Traminer Vitas, la Capra in etichetta della marchigiana Catia Spinsanti, il moscato d’Asti Daffara&Grassi, per finire ai pugliesi Nero di troia di Grifo, le Piccole Bolle di Duca Carlo Guarini, e la qualità delle cantine Tenuta Viglione e Castel di Salve.

Tanti altri, tanti assaggi, saluti baci e abbracci, per fluire nella qualità e gentilezza di winexplorer.

Delfini baciati 🙂

Autore: Francesco Pignatelli

Di cultura Agronomica, Sommelier, Master in Viticoltura, Enologia e Marketing del Vino.Product Specialist in Nutrizione, Nefrologia, Anestesia e Rianimazione, Cardiologia.Natura, viaggi, sport, vino e nutraceutica sono la mia visione del benessere.Siamo quello che mangiamo, la convivialità apre la via ad amicizie e scoperte di valore. Leggere è un privilegio, l'opportunità di incontrare e comprendere il pensiero di ogni autore, l'infinito brusio di librerie e biblioteche sempre più digitali. Of Agronomic Culture, Sommelier, Masters in Viticulture, Wine and Wine Marketing.Product Specialist in Nutrition, Nephrology, Anesthesia and Intensive Care, Cardiology. Nature, travel, sports, wine and nutraceuticals are my vision of well-being. We are what we eat, conviviality opens the way to friendships and valuable discoveries. Reading is a privilege, the opportunity to meet and understand the thought of each author, the endless buzz of increasingly digital bookstores and libraries.

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