Polpette di faraona su vellutata di carote piccanti

Ingredienti per 3 persone

  • 1/2 faraona (600 g circa)
  • 1 cipolla bianca
  • 3 carote
  • 1 costa di sedano
  • salvia e rosmarino freschi (1 mazzetto piccolo)
  • sale e pepe
  • 250 ml di brodo vegetale
  • 30 ml di olio extra vergine di olive cima di Melfi pugliese
  • 50 ml di vino rosso
  • olio al peperoncino qb (home made)
  • 150 g di pane casereccio raffermo
  • 20 g di parmigiano reggiano
  • pane di semola grattugiato a grana media qb
  • 1 uovo piccolo di gallina cat.0 di masseria pugliese
  • olio extra vergine di olive ogliarola del tarantino per friggere
  • barbe di finocchio

Togliere la prima foglia alla cipolla, lavare il sedano e pelare le carote, tagliare il tutto a pezzi regolari.

Ammorbidire il pane casereccio raffermo in poco brodo vegetale.

Tagliare a tranci la faraona e rosolarla in olio con il mazzetto aromatico, sfumare con il vino rosso, aggiungere le verdure e cuocere ancora per 2 minuti, trasferire in una pentola da forno ed aggiungere il brodo vegetale caldo, il sale e il pepe. Mettere in forno già caldo a 180° e cuocere per 45 minuti circa con coperchio.

Prelevare le carote e frullarle con poco fondo di cottura filtrato, tenere in caldo. 

Disossare e tagliare a coltello finemente la faraona (quando tiepida), inserirla in una ciotola ed aggiungere il pane strizzato, il parmigiano e se necessario un poco di fondo di cottura filtrato. Amalgamare con cura e formare delle polpette grandi quanto una pallina da ping pong, mettere in frigorifero per 20 minuti. Riprendere le polpette e passarle nell’uovo sbattuto e nel pane di semola grattugiato.

Friggerle in olio fino a doratura, sgocciolarle ed adagiarle su carta assorbente.

Impiattare la vellutata di carote inserendo delicatamente al centro le polpette e rifinendo con le barbe di finocchio e gocce di olio al peperoncino.

Buon appetito

In abbinamento: “Mito” Forlì rosso IGT 2015

 

 

 

 

 

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Guinea fowl meatballs on spicy carrot sauce

Ingredients for 2 people

  • 1/2 guinea fowl (about 600 g)
  • 1 white onion
  • 3 carrots
  • 1 stick of celery
  • fresh sage and rosemary (1 small bunch)
  • salt and pepper
  • 250 ml of vegetable broth
  • 30 ml of Apulian Cima di Melfi extra virgin olive oil
  • 50 ml of red wine
  • chilli oil to taste (home made)
  • 150 g of stale homemade bread
  • 20 g di parmigiano cheese
  • medium grain grated semolina bread to taste
  • 1 small chicken egg cat.0 from Apulian farmhouse
  • extra virgin olive oil ogliarola del tarantino for frying
  • fennel beards

Remove the first leaf from the onion, wash the celery and peel the carrots, cut everything into regular pieces.

Soften the stale homemade bread in a little vegetable broth.

Cut the guinea fowl into slices and brown it in oil with the herb bunch, deglaze with the red wine, add the vegetables and cook for another 2 minutes, transfer to an oven-proof saucepan and add the hot vegetable broth, salt and pepper. Place in a preheated oven at 180° and cook for about 45 minutes with a lid.

Take the carrots and blend them with a little filtered cooking liquid, keep warm.

Bone and finely cut the guinea fowl with a knife (when warm), put it in a bowl and add the squeezed bread, the Parmigiano cheese and if necessary a little filtered cooking liquid. Mix carefully and form meatballs the size of a ping pong ball, put in the fridge for 20 minutes. Take the meatballs and dip them in the beaten egg and in the grated semolina bread.

Fry them in oil until golden brown, drain them and place them on absorbent paper.

Serve the carrot sauce by gently inserting the meatballs in the center and finishing with the fennel beards and drops of chilli oil.

Enjoy your meal

Autore: Tiziana Ingrassia

Ho lavorato con chef e pasticceri, cuoche esperte e artigiani, produttori agricoli e caseari. Il paradiso è cucinare i prodotti della natura, mare e terra, pianura e montagna, con Cuochi di qualità e pubblico qui i miei piatti. Diplomata al liceo artistico, pittrice e restauratrice di dipinti ed opere lignee e murarie. I have worked with chefs and pastry chefs, expert cooks and artisans, agricultural and dairy producers. Paradise is cooking the products of nature, sea and land, plains and mountains, with quality chefs and my dishes here. Graduated from art school, painter and restorer of paintings and wooden and masonry works.

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